Ho conosciuto mia moglie al casino Sežana

Sembra una battuta, e di certo non suona molto romantica come storia d’amore, ma io ho davvero conosciuto mia moglie al casino Sežana. E ne sono felice perché, dal giorno del nostro incontro, siamo inseparabili.

La mia storia personale è un po’ triste. Sono cresciuto senza genitori, entrambe morti in un incidente d’auto quando ero bambino. Figlio unico, sono stato affidato alle cure della nonna che ha fatto tutto quello che ha potuto per me, finché il suo cuore ha ceduto. Essendo io adolescente in quel momento, sono stato da allora rimbalzato di casa in casa fino ai diciott’anni. A diciotto anni uno è ancora un ragazzetto, non di certo un adulto e, come si può facilmente immaginare, la vita per me non è diventata improvvisamente un idillio. Non sono andato all’università, ma non sono andato neanche a lavorare. Mi sono dato alle droghe, e ad una vita sbagliata. Ma ho avuto fortuna, e un uomo di gran cuore mi ha salvato da un destino nero. Quest’uomo era manager del casino Sežana e, dopo avermi accolto in casa sua ed aiutato a ripulirmi per bene, mi ha insegnato a lavorare come croupier. Ho ben presto scoperto che si trattava di una mansione a me congeniale, mi divertiva un sacco e, in breve, sono diventato molto bravo, al punto che sempre più giocatori professionisti hanno iniziato a visitare il casino Sežana. 

Un giorno il mio mentore mi ha comunicato che quell’anno il campionato di poker lo volevano organizzare al casino Sežana proprio perché volevano ci fossi io. Per la prima volta in vita mia mi sono sentito fiero di me stesso, ero talmente bravo in quello che facevo da essere considerato addirittura il migliore! Anche il mio mentore era felice per me, finalmente avevo trovato la mia nicchia. Ovviamente abbiamo accettato la sfida e, mentre lui lavorava per adeguare il casino Sežana al campionato, io mi concentravo per migliorare ancora le mie capacità. Volevo essere davvero perfetto, questa opportunità avrebbe potuto portarmi a lavorare nelle competizioni più prestigiose, farmi scalare la vetta. 

La seconda sera del campionato ho servito ad uno dei tavoli più difficili, con grandi campioni tra cui, una giovane donna incredibilmente bella. Ho fatto una gran fatica a mantenere la perfezione nel mio lavoro perché non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Quella era, ovviamente, mia moglie, una giocatrice professionista di poker. Lei non vinse il campionato, ma io ottenni ciò che volevo: lei e la scalata al successo. Ci siamo trasferiti assieme negli USA dove io continuo il mio lavoro e lei il suo, una vita da sogno la nostra che devo ringraziare il mio mentore del casino Sežana se ho.…